Dove sono i giardini botanici più importanti del mondo?
Sono a Pallanza, una frazione in provincia di Verbania, in Villa Taranto, e incanterebbero persino Basilius Besler colui che realizzo il più bel florilegium del Seicento tutt’ora considerato tale, una raccolta di tre volumi, con oltre trecento tavole a colori da lui stesso dipinte, incise e stampate.
Una sorta di catalogo di fiori e piante, esotiche e rare per quel tempo, coltivate sotto la sua direzione per il giardino Hortus Heystettensis che realizzò su commissione del vescovo di Eichstatt, vicino Norimberga.
Nel giardino di Villa Taranto si trovano 1.000 piante non autoctone, 20.000 varietà provenienti da ogni parte del mondo, qualcuna unica e rara, disseminate fra terrazze, fontane, giochi d’acqua, e questa vera e propria opera d’arte floreale a cielo aperto si può visitare da maggio a fine ottobre.
Fu il capitano scozzese Neil Boyd Mc Eacharn a volerli e realizzarli quando nel 1931 acquistò la proprietà La Crocetta dalla Marchesa di Sant’Elia, compresa la villa ubicata alla Castagnola, a Pallanza.
Il capitano, erede di una compagnia navale, era stato in Italia da piccolo e quando da adulto fece ritorno, compì quel miracolo ancora oggi sotto gli occhi di tutti.
La Villa era stata costruita nel 1875 da Augusto Guidini, e non è visitabile perché oggi è sede della Prefettura della Provincia del Verbano - Cusio - Ossola. I Giardini, invece, dal 1952 sono aperti al pubblico.
Cade in aprile la Settimana del Tulipano, durante la quale si possonoammirare 80.000 bulbi in fiore, fra cui spicca Queen of night l’incredibile e raro tulipano nero.
Ma il tulipano nero non è l’unico a sorprendere, nei giardini del capitano si può ammirare anche la Victoria Cruziana una pianta acquatica della famiglia delle ninfee: le sue foglie toccano i due metri di diametro.
L’ itinerario floreale dei giardini segnalato con numeri progressivi e piante siglate, è un tripudio di fioriture in ogni stagione, ed è organizzato attorno alla flora spontanea del Regno Unito, l'Erbario delle 43 teche; al Viale delle Conifere con la Picea Spinulosa e la Metasequoia Glyptostroboides; alla Valletta delle felci arboree; al Giardino all’italiana, alla Distesa delle Eriche; ai Viali di Azalee, Rododendri, Camelie ed Aceri; alla Valletta artificiale che ospita i banani giapponesi, alla fioritura di 300 varietà di Dalie.
Sul sito villataranto.it potete controllare Il calendario delle fioriture e raggiungere i giardini in auto, oppure in treno, scendendo alla stazione di Fondotoce.