Arriva al MAGA di Gallarate l'arte di Andy Warhol. Serial Identity una mostra dedicata a Andy Warhol il padre della Pop Art americana e vi rimarrà per oltre quattro mesi, a iniziare dal 22 gennaio.
Un incontro importante con Wharol, un’immersione totale e multisfaccettata nell’intera produzione artistica che grazie ai curatori Maurizio Vanni, Emma Zanella e all’allestimento di Margherita Palli aiuta a rileggere il racconto dell’intera opera e a inquadrare la nostra epoca; 200 opere provenienti dal The Andy Warhol Museum di Pittsburghi; da i Flowers, a le Campbell’s Soup, a Death & Disasters; dai ritratti di Marilyn Monroe a Jacqueline Kennedy, Mao Tsê-tung.
Inoltre un’ampia sezione dedicata al processo del filmare che fa molto riflettere nella nostra epoca fatta di reels, videocam, chat e videochiamate, sovente di inadeguatezza di relazioni social e di nuovi paradigmi sociali reali.
In questo senso l’arte e la critica sociale dell’artista -filosofo, pittore, attore, regista - protagonista egli stesso e soggetto d’arte dei suoi film - oggi, risultano fondamentali per capire la nostra auto-celebrazione ripetitiva e quotidianamente ossessiva di noi stessi sui social attraverso post, meme, twitt, tanto da divenire noi stessi soggetti post-mediali, un po' come aveva teorizzato profetizzato in anticipo sui tempi l’artista, con i suoi processi progetti filmici ripetitivi, seriamente banali.
All’ indeterminatezza dei luoghi in cui viviamo fa specchio soltanto la complessità strutturale delle
relazioni sociali reali e social che viviamo e Warhol ce lo mostra in anticipo attraverso la sua arte, con
modelli interpretativi artistici delle culture tradizionali allo sbando, tanto quanto l’inadeguatezza dei moderni strumenti di controllo (i film) e la gestione dell’informazione, come dei consumi.
MAGA
Gallarate
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