Qual'è il cicloide più bello e saporito?
Nel grande lago Maggiore c'è un signore perennemente sott'acqua, è il Pesce Persico, e può raggiungere 30 cm di lunghezza e 4 kg di peso.
Con questo pesce delicato si possono realizzare ottimi, facili, piatti di mare, sia primi che secondi, che si possono gustare in tantissimi modi. Il Persico si trova anche più a nord, nel lago di Como, nei bacini artificiali del Meridione e nei laghi di origine vulcanica, in Centro Italia, ma lo si incontra altresì nel mar Baltico e in Africa, nel Nilo.
Il pesce a strisce con la testa a scalino senza "nobile corona" è sempre a caccia di pesciolini di cui si nutre, proviene dall'Europa Centro - settentrionale e dall'Asia, e da noi è dunque alloctono. Appartiene alla famiglia dei Perfidi dell'Ordine dei Perciformes ed è stato introdotto in Italia intorno al Settecento.
In questa famiglia ci sono anche il Persico Trota, che può arrivare fino a 10 kg di peso, e il Persico Sole, splendido e colorato; ma il più maestoso è il Persico Reale che è stato classificato per la prima volta nel 1758 da Limneo. Il Persico Sole è invece conosciuto nel suo paese di origine come Pumpkinseed o Pumpkinseed Sunfish ovvero Seme di Zucca o Pesce sole, Seme di zucca.
Come cucinare il Persico Reale?
Il Persico Reale d'acqua dolce si trova facilmente nei mercati e nelle pescherie e si può cucinare intero, ha un sapore più delicato del pescato di mare e si pesca in estate.
Intero può essere cucinato alla brace o alla griglia, oppure in padella con due spicchi d'aglio tritati finemente da soffriggere con olio extravergine d'oliva, prezzemolo tritato, una fetta di limone, una manciata di uvetta e crema di noci.
Oppure al forno, da abbinare a un Risotto al Melograno, piatto saporito e delicato della stagione autunnale. Alla griglia, al limone, impanato con contorno di zucchine, al forno con mozzarella; gratinato con verza rustica stufata, o del radicchio grigliato; con un contorno di peperoni grigliati o un piatto di carciofi fritti; in crosta di patate e alla pizzaiola.
Si presta a ricette semplici, senza particolari elaborazioni, quelle che ne restituiscono il sapore delicato e che piaccciono a tutti.
All'Isola dei Pescatori, nelle Terre Borromeo, i piatti più buoni si possono gustare al ristorante Casabella e al Verbano.
Di questo pesce e del suo mito ne parla già Beroso, lo scrittore greco-babilonese, quando narra del mito di Oannes, una creatura d'acqua metà uomo, metà pesce che abitava il Golfo Persico.
Pare abbia insegnato agli uomini di quella parte del mondo i primi rudimenti della civiltà che avrebbe avuto inizio proprio nel Golfo Persico, in Babilonia.
Chi è Oannes? Non è un mostro e non è un dio. Nel'andirivieni fra terra e cielo tipico degli dei nei miti e nelle leggende è descritto come un essere semidivino; è probabilmente il dio del cielo An, oppure Eabani tradotto come “colui che costruisce”.
Ma potrebbe essere anche Ummanu che vuol dire “artista”. Molto probabilmente era Ea, dio delle arti e della sapienza, e secondo il mito fu proprio Ea a mandare sulla terra le creature marine doppie, metà uomini e metà pesce, per uno scopo ben preciso, insegnare ai popoli a scrivere costruire, seminare e raccogliere i frutti, progettare templi, conoscere la geometria e interpretare le leggi.
E' molto probabile che questa creatura doppia sia stato nella realtà un sacerdote vestito con pelle di pesce, intento a istruire il popolo sulle cose da fare e di cui nutrirsi, dall'arte della semina alla contemplazione della natura.