Nel 1954 il Nobel per la letteratura va a Ernest Hemingway, l’autore de “Il vecchio e il mare” e “Addio alle armi”.
Lo scrittore soggiornò a lungo sul lago Maggiore e in Addio alle armi ha descritto mirabilmente il riflesso delle montagne nelle acque del Lago Maggiore.
Sempre sul Lago Maggiore in Casa Mondadori - acquistata nel 1925 fra Arona e Meina da Arnoldo Mondadori, il “registro delle presenze” degli ospiti illustri è firmato non solo da Hemingway ma anche da Eugenio Montale, Thomas Mann, Giuseppe Ungaretti, Georges Simenon, Dino Buzzati, Piero Chiara, Oreste del Buono, Mario Soldati, Salvatore Quasimodo, Renato Guttuso, Francesco Messina.
Come dire, Il lago e le montagne ispirano poesia, letteratura, incontri in un’atmosfera elegante ed esotica, immersa fra natura e cultura. Dal lago Maggiore si può partire per andare oltre a prendere un trenino bianco e blu che sferraglia in Valle Vigezzo per immergersi nel percorso del foliage, scoprire in Val Bognanco le funzioni curative delle acque. Ammirare le potenti cascate in Val Formazza e uno dei paesaggi naturalistici più belli al Parco Naturale Veglia - Devero; il nucleo abitativo Dorf a Macugnaga e fermarsi al Mottarone per ammirare uno dei paesaggi naturali più belli d’Italia. Oppure proseguire per il Parco Nazionale Val Grande di ineguagliabile importanza naturalistica e bellezza.
Insomma il Lago Maggiore sorprende anche per l’ assedio delle montagne, dove tanta bellezza, storia, cultura e tradizioni non si mostrano immediatamente e sono custodite gelosamente.
VALLE VIGEZZO: UN TRENINO BIANCO E BLU, UNA SCUOLA D’ARTE E UN SANTUARIO GOTICO
Nella Valle Vigezzo ci sono 7 comuni, la si conosce come la Valle dei Pittori che qui hanno transitato in tanti ispirandosi ai paesaggi e ai luoghi della valle.
C’è il Santuario di Re dedicato alla Madonna del Sangue e rappresenta l’espressione più certa del connubio fra arte e cultura gotico bizantina. Nel 1878 sempre qui nasce “La Belle Arti” esattamente nel centro storico di Santa Maria Maggiore, la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” e nasce anche il Museo dello Spazzacamino che illustra la storia dei tanti giovani emigranti che dalla Valle Vigezzo partivano per svolgere questo ingrato lavoro nelle vallate. Ogni anno a settembre vi è il Raduno Internazionale dello Spazzacamino.
C’è poi lo storico trenino blu. In ottobre e novembre si può compiere il percorso per perdersi nei colori del foliage.
Il trenino bianco e blu delle Centovalli della ferrovia alpina attraversa una ferrovia lunga 52 chilometri in due ore 83 ponti e 31 gallerie. Passaper vallate, boschi e borghi sospesi nel tempo della Vigezzina.
VAL BOGNANCO: FRA ACQUE PURISSIME E TREKKING
Fu a partire dal 1863 che furono scoperte, invece, le funzioni curative delle acque di Val Bognanco, fonti di acque purissime.
Un vero e proprio Parco delle Sorgenti tra giardini e boschi e il Centro Termale. Bognanco è una conca - riserva di verdefino alla frazione di San Lorenzo. Offre itinerari per trekking estivi che vanno da il Fornalino, la Cima Verosso, a quella di Gattascosa, i tre Laghi di Paione, il Passo del Monscera, il Pizzo Straciugo, dove si ritrovano ambienti naturali ancora intatti.
VAL FORMAZZA: CASCATE D’ACQUA MIRABOLANTI E LA MADONNA DELLA NEVE
Val Formazza: una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve che risale al 1621, alpeggi, abbondanza di cascate e il primo insediamento Walser, di origine vallese, che risale al 1200, e poi, in località La Frua il più bel salto delle Alpi, la Cascata del Toce.
PARCO NATURALE VEGLIA - DEVERO: PASCOLI BOVINI E CIVILTA’ RURALE
Uno dei paesaggi più belli, quello del Veglia Devero, civiltà rurale che si perde nei tempi remoti, componente essenziale di questo paesaggio situato tra le Valli Antigorio, Divedro e Formazza.
E’ un paesaggio di alta montagna, come in tasselli di un unico mosaico si incastrano pascoli di bovini, boschi di larici, pini uncinati, abeti rossi, ruscelli, fiumi e numerosi laghetti alpini attorno a una rete di sentieri da seguire per godere sia la bellezza che la semplicità di un mondo più autentico.
VALLE ANZASCA E MACUGNAGA : FRA LINGUA TISCH E IL NUCLEO ABITATIVO DORF
Macugnaga vuol dire turismo d’estate e d’inverno, esattamente cultura e tradizioni walser, a iniziare dall’architettura tipica delle abitazioni e dai costumi tradizionali. Vuol dire anche la Fiera di San Bernardo, e la lingua Titsch parlata dagli anziani e anche Dorf, lo straordinario piccolo nucleo abitativo del 1200.
A Macuganga si può visitare la Casa Museo Walser di Borca, a Fornarelli la miniera aurifera Guia. Si possono scoprire alpeggi e oasi faunistiche e grazie alla funivia del Monte Moro ed alla seggiovia del Belvedere, ammirare dall’alto la bellezza distaccata del luogo.
MOTTARONE: SPLENDIDI PAESAGGI E MIRIADI DI SENTIERI
Il Mottarone tra il Lago Maggiore e il Lago d’ Orta a 1491 metri, è uno dei paesaggi naturali più belli d’Italia. Come meraviglioso è il Giardino Botanico Alpinia situato in località Alpino, dove troviamo specie botaniche provenienti dal Caucaso, dalla Cina, dal Giappone.
Mottarone è anche attrazione e divertimento con la slittovia Alpyland, sport invernali, trekking, bici, mountain-bike, e una miriade di sentieri da percorrere di grande interesse paesaggistico.
DOMODOSSOLA: SACRO MONTE FRA EDIFICI SIGNORILI E REPERTI ETRUSCHI
Il capoluogo dell’Ossola, Domodossola, è da visitare per il suo centro storico la Piazza Mercato, gli eleganti edifici signorili, via Briona con la torre del 1300.
Palazzo Silva sede del museo con i suoi reperti etruschi, romani, egiziani. Per il Sacro Monte del Calvario Patrimonio dell’Umanità.
PARCO NAZIONALE VAL GRANDE, INCISIONI RUPESTRI E BELLEZZA MOZZAFIATO
Una delle aree più interessanti naturalistiche a livello internazionale, muove dal bacino del Lago Maggiore e la Valle Cannobina, il Parco Nazionale Val Grande è un territorio di grande fascino e mistero; molti sono i siti che conservano anche incisioni rupestri, terrazzamenti, cappellette votive, fortificazioni militari. Dal 2013 fa parte dell’UNESCO.