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HICKORY, IL GOLF DA FUTURO ANTERIORE

2023-05-16 14:55

MARIANO SCARDINO

HICKORY, IL GOLF DA FUTURO ANTERIORE

SUI CAMPI DA GOLF DI VARESE SI GIOCA LA VERSIONE STORICA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Tin Cup la commedia statunitense del 1996, con Kevin Costner e la regia di Ron Shelton, il giocatore di golf soffre di una patologia assai comune che quasi nessuno si riconosce se non esortato e inchiodato a farlo, e cioè il brutto carattere. Il protagonista della pellicola, Roy McAvoy, perde facilmente le staffe per un colpo sbagliato, ma non è l’unico. Anche il giocatore dilettante di turno difficilmente si controlla ma per l’irascibile campione protagonista, l’importante  torneo diventa un’occasione per mostrare  una  semiseria  escalation di imprecazioni e stizze sotterranee. 

 

All’estremo opposto dell’irriducibile McAvoy, ritroviamo nel giocatore del golf  l’immaginario comune del  self-control, dei nervi saldi e dell’eleganza per antonomasia appartenenti  a questo e a quello dei leggendari giocatori del Golf storico, l’Hickory. 

 

Che cos’è l’Hickory? E’ una variante del golf, una versione  da “futuro anteriore”, vintage, di questo sport, giocata da appassionati e campioni che rispolverano quel patrimonio di eleganza, self-control, stili, tecniche, attrezzi storici e abbigliamento d’antan ricevuto in eredità dalle generazioni passate. 

 

Un patrimonio destinato agli estimatori non sempre perfettamente conservato e protetto, per questo ancor più ricercato e rianimato nel vestiario, nei ferri, negli attrezzi al fine di  farlo rivivere sul campo, preservandolo dal passare del tempo e degli anni.

 

L’Hickory non è una moda elitaria, un trend sportivo passeggero e nostalgico ma la testimonianza esatta di una passione viscerale portata alle origini del  golf. 

 

Le tradizioni e il patrimonio storico non sono mostrate in ordine e bellavista in un museo ma valorizzate, rianimate, vissute sul campo. C’è di mezzo il tempo nell’Hickory fattore fondamentale e fonte di ricchezza distintiva di questa versione giocata su campo.

 

Nell’Hickory la memoria storica assume un’enorme importanza e si presenta come leva per superare la modernità dello stesso sport, grazie all’ausilio di appassionati e associazioni. Non è possibile parlare di hickory senza considerare la variabile Tempo, in quanto è proprio quest’ultima a creare la versione dell’Hickory di oggi con il suo patrimonio da custodire, tramandare, giocare, rivivere. 

 

Roba d’altri tempi? Sì. Roba di cent’anni fa che rivive oggi. Il 1935 è l’anno considerato spartiacque con il  golf moderno.  C’è dunque un golf storico e un golf moderno. C’è un prima e un dopo 1935. Un prima fatto di legni ad esempio. Chi gioca Hickory utilizza bastoni in legno di noce canadese - l’hickory è un albero di noce originario dell’America settentrionale e della Cina - e lo fa in vestiti d’epoca. C'è il dopo, fatto di un golf moderno sempre all’avanguardia, che, come ogni sport, giustamente muta, diventando spesso spettacolo, competizione, business e pubblicità. 

 

E c’è quella linea di confine fra passato e modernità  di chi gioca a golf esattamente come cent’anni anni fa, con ferri d’epoca e vestiti d’antan. Con le palline da golf fabbricate secondo la tradizione in guttaperca, un materiale simile al caucciù e i vestiti ritagliati su modelli d’epoca. 

Tutto sembra realizzato in quell’istante preciso  e ricondotto a oltre un secolo fa, magia che solo gli appassionati e  i cultori del golf storico sanno realizzare.

 

Il campo da golf più antico del mondo è il famoso Old Course di St. Andrews in Scozia. In Italia, “l'Italian Hickory Open“ dopo le edizioni sui campi di Cà della nave e Villa Condulmer è arrivato al Golf club di Luvinate, sui  campi varesini.

 

Qui si gioca un golf che non esiste più in un mood Amarcord che tocca oggi anche altri sport. I ciclisti hanno editato la loro versione Eroica del ciclismo storico e per gli appassionati dello sci c’è la loro versione  vintage. 

 

In queste rievocazioni memoria e passione all’ennesima potenza sono diluite nel tempo. L’Eroica  è una gara corsa su strade polverose, non asfaltate, percorse con biciclette d’epoca per rievocare quel  ciclismo delle origini, quello di Bartali e Coppi. 

 

La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa attraversa anche il Vintage Sci con i suoi maglioni norvegesi lavorati a mano e i piumini da paninaro. 

 

Nostalgia ed eroismo attraversano le riscoperte sportive forse per rallentare il ritmo della vita quotidiana, sempre più legato a computer e motori di ricerca, all’ossessione per la velocità.  O forse per allontanarci da una produzione digitale che rischia di non farci respirare che ci fa soffocare nei  ritmi di una vita quotidiana sempre più accelerata. La parola greca Arithmos non è  la negazione del Rithmos, anzi, indica il numero che calcola e conta quel che si ripete. Il sovraccarico di stimoli nella nostra epoca la fa da padrone, e scegliere di concentrarsi sull’essenziale,  “Fare con calma”,  è ormai  la vera controtendenza.

 

Per rimanere in tema di golf c’è un film che illustra questa controtendenza. E’ La leggenda di Bagger Vance  diretto da Robert Redford e che nasce dall'omonimo romanzo di Steven Pressfield.

 

“La storia di questa gara di golf è una metafora nessuno sa meglio di un golfista che in questo sport sono condensate tutte le morali della vita, ma La leggenda di Bagger Vance non è solo una storia legata al mondo del golf. Riguarda una persona che non riesce più a colpire la pallina, come sapeva fare con il suo stile unico, e deve ritrovare quel modo di farlo. In questo senso, il film ha una morale universale, che supera lo sport in questione, perché tutti noi perdiamo il nostro colpo in un modo o nell’altro ad un certo punto della nostra vita, e ho il sospetto che tutti noi abbiamo talvolta desiderato l’esistenza di uno come Bagger Vance che ci fosse d’aiuto”. Robert Redford

 

italianhickoryplayers.com

 

golfclubvarese.it

Via Vittorio Veneto, 59
LUVINATE VARESE

 

 

 


 

 

 

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